ISS: “Con le sigarette elettroniche bisogna essere prudenti”

Stilato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS), il report sulle sigarette elettroniche contenenti nicotina è arrivato sulla scrivania di Renato Balduzzi, ministro della salute. Si conferma un atteggiamento prudenziale su questi dispositivi: un duro colpo ad un mercato da 100 milioni di euro che si basa sulle presunte proprietà terapeutiche delle e-sigarette. Secondo l’ISS infatti le sigarette elettroniche contenenti nicotina “presentano potenziali livelli di assunzione della sostanza per i quali non si possono escludere effetti dannosi per la salute umana, in particolare per i consumatori in giovane età” e inoltre “potrebbero riattivare l'abitudine al fumo”.
Il documento è un approfondimento chiesto all'ISS dal Ministero stesso dopo la reiterazione dell'ordinanza dell'agosto 2011 che ne vietava la vendita ai minori di 16 anni. Basandosi su 37 studi scientifici internazionali sull'argomento e usando un complesso algoritmo, il report si pronuncia sulla pericolosità dei dispositivi ENDS (Electronic Nicotine Delivery System). L'ISS suggerisce inoltre che tali dispositivi vadano venduti come prodotti farmaceutici, in linea con un gran numero di paesi come Francia, UK e USA.

Gli ENDS avevano ricevuto il cartellino rosso anche dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). «L’Oms ritiene che sebbene i produttori vendano gli ENDS come dispositivi efficaci che aiutano a smettere di fumare – si legge nel report - ad oggi non esiste evidenza scientifica sufficiente a stabilirne la sicurezza d’uso e l’efficacia come metodo per la disassuefazione da fumo e andrebbero regolamentati come dispositivi medici o prodotti farmaceutici e non come prodotti da tabacco ».

«L'atteggiamento che si vuole suggerire – ha spiegato Roberta Pacifici, direttore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'ISS - è un atteggiamento di prudenza a difesa del consumatore. Possiamo dire che la sigaretta elettronica è meno tossica di quella tradizionale, ma non si può affermare che sia del tutto innocua».


Il Ministero della salute italiano già nel 2010 aveva prescritto l'etichettatura di tossicità sulle sigarette elettroniche. Nel 2011 ne ha vietato la vendita ai minori di 16 anni: un bando che sarà valido fino a marzo 2013. Ciò nonostante le sigarette “senza fumo” sono facilmente acquistabili via internet senza controllo dell'età dei clienti.
«Lo studio conferma il grande livello di attenzione verso tutti i fattori di rischio, nel quadro della più ampia battaglia della prevenzione che quest’anno il Ministero della salute ha rafforzato. - ha dichiarato il ministro Balduzzi - Il principio di prevenzione e il principio di precauzione sono i due riferimenti della nostra azione politica e amministrativa».

Fonte: http://www.salute.gov.it/dettaglio/dettaglioNews.jsp?id=2368&tipo=new



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