Ma chi o cosa sono i fermenti lattici?

37Se ne parla di continuo, sui giornali e in televisione. Sappiamo che fanno bene all’intestino, che aiutano il nostro corpo ad affrontare la giornata e via dicendo.
Ma chi o cosa sono i fermenti lattici?
Risposta: sono batteri che producono acido lattico. Alcuni di essi sono utilizzati per produrre formaggi e yogurt, ma altri - come i bifidobatteri - sono fra i principali componenti della flora intestinale dell’uomo.
I batteri lattici vivono quindi in quell’ambiente ricco di nutrienti, riscaldato e protetto che è l’intestino umano. Senza rendersi conto della nostra presenza, ci aiutano rendendo la vita difficile agli “invasori” del loro territorio: quei batteri patogeni che quotidianamente cercano di entrare in competizione con loro per le risorse del nostro apparato gastro-intestinale.
La ricerca scientifica ha dimostrato che non tutti i fermenti svolgono le stesse funzioni protettive e con la stessa efficacia; alcuni specifici individui batterici sono più efficaci di altri (come ad esempio i bifidobatteri, che vivono nel colon). I ceppi con particolari doti, scientificamente provate, vengono definiti probiotici. Essi possono contrastare direttamente le infezioni intestinali ma anche stimolare il sistema immunitario in maniera che questo si attivi per eliminare i patogeni. Si tratta di un esercito di almeno mille miliardi di elementi che ogni giorno dispiega le sue truppe per difenderci da pericoli esterni.

Come aiutare questi batteri “amici” a discapito di quelli “cattivi”? Dando loro del cibo specifico, in grado di accrescere solo i ceppi lattici, i cosiddetti prebiotici. Si tratta di fibre normalmente presenti in alcuni vegetali (carciofi, cicoria, cipolle, etc) ma a concentrazione generalmente basse.

Bisogna quindi mangiare più fibre. Una soluzione può essere assumere ceppi probiotici in associazione con fibre prebiotiche. Gli integratori alimentari così preparati, che prendono il nome di “simbiotici”, ci aiutano a ripristinare l’equilibrio della flora batterica intestinale. E, per ottimizzare l’assunzione, i fermenti vanno presi a stomaco vuoto e con un po’ di latte.

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