Boom di nascite e caos ospedaliero: non è colpa della luna

Una credenza diffusa attribuisce ad un influsso della luna piena le impennate di ricoveri ospedalieri o di nascite. L'idea è così radicata da aver spinto un famoso scienziato a fare un controllo. E a spegnere il falò delle credenze medioevali: la luna piena non ha nessun effetto sugli intasamenti ospedalieri, siano essi al pronto soccorso o al reparto maternità.

La ricerca è stata condotta da Jean-Luc Margot, scienziato belga e professore di astronomia alla University of California, a Los Angeles. Margot, che ha pubblicato il suo articolo sulla rivista di ricerca infermieristica Nursing Research, ha essenzialmente smontato un articolo scientifico spagnolo del 2004 che avrebbe voluto dimostrare una correlazione tra fasi lunari ed i ricoveri ospedalieri al reperto di gastroenterologia dell'Hospital de la Santa Creu i Sant Pau di Barcellona. L'astronomo, oltre ad occuparsi del lavoro dei ricercatori spagnoli – che accusa di avere una scarsa conoscenza dell'astronomia e di aver usato male i metodi statistici - affronta anche altre ricerche, come quelle che cercano di trovare un rapporto tra fasi lunari e tasso di nascite, arrivando ad elencare alcuni degli errori metodologici e distorsioni cognitive che possono spiegare la tendenza umana di percepire un effetto lunare dove non ce n'è nessuno.

Margot si riferisce espressamente ad un atteggiamento tipico della psiche umana e che, dice lo scienziato, può provocare danni enormi nella società, perché le credenze spesso dettano le azioni, ed i costi sociali di azioni sbagliate possono essere molto pericolosi. Si tratterebbe dunque del “bias di conferma” ovvero quel fenomeno cognitivo in cui l'uomo preferisce interpretare e assumere le informazioni che confermano le proprie credenze tralasciando quei dati che potrebbero metterle in dubbio. Quando i reparti ospedalieri si intasano, insomma, molte persone ricordano la fase lunare corrispondente perché tale l'associazione conferma la loro credenza tradizionale e familiare; i giorni in cui magari si ha la medesima situazione ma che non corrispondono con la luna piena, sono invece ignorati e dimenticati perché non rafforzano la convinzione.

Un caso analogo a quello dell'”effetto lunare”, secondo Margot, è quello relativo alla sicurezza dei vaccini, inoculi che la scienza ritiene essere uno dei maggiori successi di salute pubblica e la cui diffusione sta venendo ostacolata da una sbagliata e ascientifica correlazione con patologie come l'autismo. Ma l'unica correlazione evidente, ricorda Margot, è quella tra vaccinazione e eliminazione di patologie mortali tra i bambini come il morbillo. «Forse possiamo iniziare correggendo le nostre illusioni sulla luna, e cominciare a lavorare da lì», ha detto lo scienziato.

L'articolo di Margot:

http://journals.lww.com/nursingresearchonline/Abstract/publishah/No_Evidence_of_Purported_Lunar_Effect_on_Hospital.99876.aspx


Il carteggio con gli scienziati spagnoli:

http://www.nursingtimes.net/Journals/2015/03/31/b/w/i/No_Evidence_of_Purported_Lunar_Effect_on_Hospital.99876.pdf





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