Una guida all'uso dei farmaci in gravidanza

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) pubblica e aggiorna regolarmente una guida all’uso dei farmaci in gravidanza basata sui principi della evidence based medicine.
L'obiettivo primario di questo manuale è aiutare il medico a fornire una corretta consulenza sul rischio teratogeno alle donne che chiedono informazioni e consigli in seguito all'assunzione di un farmaco durante le prime settimane di gestazione.

Per emettere un giudizio su ciascun singolo farmaco, l’AIFA parte dalle valutazioni della FDA e dell’ADEC (agenzia regolatoria australiana), integrate da quelle di altre due organizzazioni (FASS e WGR, attive in Svezia e Olanda, rispettivamente) e dalla valutazione, basata sull’analisi della letteratura scientifica disponibile, degli esperti nazionali che compongono il comitato scientifico dell’agenzia.
L'obiettivo primario di questo manuale è aiutare il medico a fornire una corretta consulenza sul rischio teratogeno alle donne che chiedono informazioni e consigli in seguito all'assunzione di un farmaco durante le prime settimane di gestazione.

A tale scopo si consiglia il seguente percorso:
1. Leggere attentamente le conclusioni della sostanza e/o del gruppo a cui appartiene.
2. Approfondire l'argomento valutando gli studi disponibili dapprima della classe generale di appartenenza, quindi della specifica sostanza in esame e poi delle sostanze appartenenti alla stessa classe farmacologica.
3. Tenere sempre presente il significato di OR (odds ratio) e di RR (rischio relativo) e che l'incidenza di difetti congeniti varia tra il 2% e il 5% in funzione delle definizioni adottate nei vari studi.
4. Valutare quanto riportato nella scheda tecnica, assumendo che quelle informazioni sono già in possesso della paziente. Si ricorda che le schede tecniche sono più accurate per alcuni farmaci perchè redatte più recentemente.


 
Qualora si voglia utilizzare questo manuale per la prescrizione di un farmaco è necessario:

- Tenere presente soprattutto l'efficacia del farmaco nella condizione da trattare: se non dimostrata, trovare un'alternativa. Ogni farmaco di non dimostrata efficacia ha un bilancio di rischio/beneficio sempre sfavorevole, anche se il rischio è remoto.
- Utilizzare, se necessaria ed efficace, una sostanza valutata da un numero di studi più ampio, e ritenuta da una o più organizzazioni (ADEC, FASS, WGZ) come ragionevolmente sicura per lo sviluppo embrio-fetale.



Per approfondimenti: www.farmaciegravidanza.org

 

 


🕑