Inquinanti atmosferici: un rischio per l’apparato cardiovascolare

Un recente studio scientifico prospettico, basato sui dati della biobanca del Regno Unito, ha esaminato come l'esposizione a lungo termine agli inquinanti atmosferici influenzi il rischio di sviluppare un aneurisma dell'aorta addominale (AAA), soprattutto in persone geneticamente predisposte.

Tra i quasi 450mila partecipanti coinvolti nella ricerca, è emerso che l'esposizione prolungata a particolato atmosferico, biossido di azoto (NO2) e ossidi di azoto (NOx) è strettamente correlata a un aumento significativo del rischio di AAA, con tutte le conseguenze che ne derivano per l’apparato cardiovascolare.

L'analisi, i cui risultati sono stati pubblicati sullo European Heart Journal nel gennaio del 2024, ha permesso di stimare i fattori di rischio in relazione all'esposizione agli inquinanti atmosferici. Un aspetto rilevante è che gli effetti dannosi degli inquinanti atmosferici sono emersi in modo persistente anche in persone con bassi livelli di esposizione.

È stato osservato, nello specifico, che i partecipanti con un'elevata esposizione agli inquinanti atmosferici e con una predisposizione genetica hanno manifestato un rischio significativamente maggiore di sviluppare AAA rispetto a chi ha basse concentrazioni di esposizione e basso rischio genetico. Le stime di rischio per l'incidenza di AAA sono state specificamente rilevanti, con valori di 3,18 per PM 2,5 (particelle di diametro inferiore a 2,5 micrometri), 3,09 per PM 10 (particelle di diametro inferiore a 10 micrometri), 2.41 per NO2 e 2.01 per NOx.

Questo studio ha fornito prove convincenti dell'associazione tra l'esposizione a lungo termine agli inquinanti atmosferici e un aumento del rischio di sviluppare AAA.

Questi risultati sottolineano l'importanza di considerare sia l'ambiente sia la componente genetica nella valutazione del rischio cardiovascolare, evidenziando la necessità di interventi mirati per mitigare gli effetti negativi dell'inquinamento atmosferico sulla salute cardiovascolare.


Fonte: https://academic.oup.com/eurheartj/advance-article-abstract/doi/10.1093/eurheartj/ehad886/7577458



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