Filler viso: quando compare una reazione avversa

I trattamenti estetici facciali che coinvolgono i cosiddetti filler viso, ossia riempitivi dermici a base di acido ialuronico, silicone, collagene o altre sostanze che vengono iniettate sottopelle, sono sempre più popolari e ricercati per attenuare rughe e segni dell’invecchiamento. Ma questa effimera corsa all’eterna giovinezza ha i suoi costi, come evidenzia una review sulle reazioni avverse associate a queste procedure.

La review è stata condotta da un gruppo di ricerca brasiliano prendendo in esame le principali banche dati medico scientifiche. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Medicina Oral, Patología Oral y Cirugía Bucal. Gli studi analizzati dagli autori hanno coinvolto 303 pazienti provenienti da 20 Paesi.

I siti in cui le reazioni avverse sono più comuni risultano essere labbra, pieghe nasolabiali, guance e mento in primis, oltre ad alcune altre regioni facciali. Per quanto riguarda la natura delle reazioni, i granulomi da corpo estraneo sono i più comuni, seguiti da granulomi infiammatori, lipogranulomi, reazioni simili a xantelasmi e altre manifestazioni più rare, come cheratoacantoma e sarcoidosi.

Se da un lato questi risultati evidenziano la necessità di approfondite valutazioni sistemiche prima di optare per i filler facciali, Machado e colleghi sottolineano anche che solo una piccola percentuale dei pazienti lamenta complicazioni prolungate. Si tratta quindi di assumere un approccio pragmatico sia per la prevenzione di reazioni avverse, sia per la messa a punto di strategie di gestione tempestive e appropriate nel caso si presentino.

Gli autori puntano l’attenzione sull’importanza del consenso informato, che dia ai pazienti una conoscenza completa dei potenziali rischi associati ai filler viso. Oltre, va da sé, a richiamare la necessità che i professionisti prioritizzino la sicurezza del paziente, con valutazioni meticolose e selezione di materiali appropriati per l’intervento.

Instaurando e promuovendo un dialogo collaborativo tra pazienti e professionisti si possono insomma garantire decisioni più sicure e informate riguardo ai trattamenti estetici facciali. In tale contesto, la review di Machado e colleghi fornisce importanti linee guida per navigare nel mondo dei filler viso, fornendo strumenti per prendere decisioni informate e sottolineando il ruolo cruciale della diligenza del professionista e dell’educazione del paziente per garantire sicurezza e benessere.


Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10181027/




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