Lombalgia: che cosa è davvero importante per il paziente?

Il dolore lombare è un problema sanitario talmente diffuso da essere considerato la principale causa di disabilità a livello mondiale. È un disturbo complesso, influenzato dall’intreccio di fattori biologici, ambientali, sociali e psicologici.

Un interessante articolo a firma di Kai-Uwe Kern dell’Institute for Pain Medicine/Pain Practice di Wiesbaden, in Germania, si mette dalla parte del paziente per esplorare i fattori più importanti per la gestione della lombalgia nella pratica clinica di routine. Il lavoro è stato appena pubblicato nella sezione Perspective della rivista Pain Management.

Il primo e fondamentale passo per un trattamento efficace del dolore lombare cronico è una comunicazione chiara tra il paziente e il medico o il team sanitario che lo ha in cura. Va da sé che, nell’immediato, la preoccupazione principale del paziente sia di trovare sollievo dal dolore.

Ma le dinamiche di dettaglio, le motivazioni specifiche sono verosimilmente diverse da caso a caso. Per alcune persone, il dolore potrebbe essere percepito come insostenibile, andando a compromettere in modo grave ogni aspetto della loro vita. Per altre, potrebbe riguardare per lo più le limitazioni alla mobilità o allo svolgimento delle attività quotidiane, con i disagi che ne derivano. Definire in modo chiaro gli obiettivi del trattamento può aiutare a identificare queste ragioni sottostanti.

L’autore è uno specialista del dolore cronico e attinge alle osservazioni svolte nel corso della sua pratica quotidiana, così come agli studi clinici e ad un sondaggio condotto tra i pazienti, per determinare gli obiettivi terapeutici più importanti per le persone sofferenti di lombalgia.
Partendo da questa cornice generale, gli obiettivi devono poi essere delineati in modo specifico insieme al paziente stesso. Ad esempio, una domanda che può sembrare banale o fuori luogo, ma che secondo Kern è fondamentale per un trattamento efficace del disturbo è: “Se, oltre a darti sollievo dal dolore, io potessi cambiare un’altra cosa per te, quale sarebbe?” Un approccio del genere aiuta il paziente a prendere consapevolezza di sé e delle dinamiche presenti nella sua vita che potrebbero causare, esacerbare o reiterare il dolore lombare.

In definitiva, una buona comprensione tra medico e paziente è un aspetto importante, se non il più importante, nella gestione del dolore. Porre le giuste domande può aiutare sia il medico che l’assistito a riflettere su quali siano le conseguenze della lombalgia percepite come più critiche.

Solo in questo modo si potranno identificare gli obiettivi di trattamento più importanti. Ad esempio, per alcuni pazienti il sollievo dal dolore sarà l’unico obiettivo, mentre per altri il miglioramento della mobilità, la possibilità di condurre uno stile di vita più attivo, potrebbe essere addirittura più importante della scomparsa totale del dolore.

Fonte: https://www.futuremedicine.com/doi/10.2217/pmt-2022-0096


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