La prestazione muscolare parte dall’intestino

Il microbiota intestinale è considerato una centrale metabolica in grado di condizionare la salute dell’intero organismo. Infatti, è da lì che vengono prodotti molti metaboliti bioattivi, tra cui serotonina, istamina, acido γ-aminobutirrico (GABA), aminoacidi a catena ramificata (BCAA) e acidi grassi a catena corta (SCFA), che entrano nella circolazione sistemica e raggiungono organi anche molto distanti, condizionando tra le altre cose la risposta immunitaria e l’insorgenza di patologie.

Nello specifico, impattano il metabolismo degli acidi biliari e sulla funzionalità dei muscoli scheletrici.

Nello studio pubblicato su Trends in Microbiology nel marzo del 2023 è stato indagato l’asse intestino-muscolo, evidenziando un nuovo promettente legame tra composizione microbica intestinale, acidi biliari e prestazioni della muscolatura scheletrica. Per ora non ci sono prove sufficienti che dimostrano un legame diretto tra disbiosi intestinale e atrofia muscolare, ma le indagini finora condotte evidenziano come il microbiota possa essere fondamentale per un normale tasso di sintesi proteica, ritardando il processo di invecchiamento muscolare.

Il microbiota intestinale, con una biomassa di tra gli 1,5 kg e i 2 kg, è caratterizzato dalla presenza di oltre 100mila miliardi di cellule batteriche, il cui ruolo negli equilibri dell’organismo è stato oggetto di studi e analisi in diversi campi della scienza. Dato che – come ormai ben noto – questo complesso puzzle ha caratteristiche individuali specifiche, è complicato giungere a conclusioni valide per tutti, ma è certo che i microrganismi presenti nel tratto intestinale condizionano il metabolismo dei muscoli scheletrici.

Queste informazioni potrebbero essere la chiave per individuare nuove potenziali strategie terapeutiche personalizzate: tra le tante, quelle per la prevenzione e il trattamento dell’atrofia muscolare e della debolezza caratteristica di molte condizioni cliniche, tra cui la sarcopenia.


Fonte: https://www.cell.com/trends/microbiology/fulltext/S0966-842X(22)00286-4



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