Le persone con cui si vive condizionano il microbioma

Il genoma è un patrimonio che si eredita dai genitori e che rimane pressoché stabile per tutta la vita, mentre la composizione del microbioma, pur avendo una base di partenza ereditaria, è influenzato da una moltitudine di fattori come la dieta, lo stile di vita e le abitudini quotidiane. Proprio per questi motivi – oltre a eventuali condizioni patologiche o all’assunzione di farmaci – la composizione microbica intestinale tende a cambiare nel corso della vita.
Ma c’è di più: le persone con cui condividiamo tempo e spazio nella quotidianità influenzano le caratteristiche stesse del microbioma.

Va in questa direzione lo studio scientifico pubblicato su Nature nel gennaio del 2023, nel quale sono stati indagati i fattori che determinano più di tutti la composizione del microbioma intestinale. In particolare, si è cercato di definire quanto incida la componente ereditaria: se è abbastanza ovvio che la colonizzazione dell’intestino al momento della nascita derivi dalla trasmissione materna, è molto più difficile stabilire quanto questa influenzi la composizione batterica negli anni dello sviluppo, oltre che durante la vita adulta.

Una questione non banale e nemmeno di poco conto, dato che il microbioma gioca un ruolo chiave nel mantenimento dello stato di salute delle persone e il suo disequilibrio è associato a varie patologie, anzitutto a carico dell’intestino e di altri organi del corpo.

I risultati dello studio, nello specifico, mostrano che la trasmissione da madre a bambino è stata considerevole e stabile durante l'infanzia (circa il 50% dei ceppi, tra le specie condivise) ed è rimasta rilevabile in età avanzata. Più sorprendente il fatto che ci sia una sostanziale condivisione dei ceppi batterici anche tra conviventi: una quota tra il 12% e il 32% del microbioma orale e intestinale sembra influenzata da una stretta interazione fisica con altre persone, anche se questa avviene a partire dall’età adulta.

Ma gli effetti della convivenza con altre persone paiono reversibili: se si smette di condividere la stessa casa, infatti, guadagnano spazio le influenze delle nuove interazioni personali. Insomma, circondarsi di persone con stili di vita sani e un microbioma in equilibrio può aiutare a restare in salute.


Fonte: https://www.nature.com/articles/s41586-022-05620-1






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