Anche il microbioma intestinale è una questione di genere

Le differenze di genere sono una realtà sempre più riconosciuta e indagata in molti ambiti, compreso quello della medicina. Maschi e femmine mostrano infatti tratti distintivi anche nello sviluppo delle patologie e nella risposta ai farmaci. Comprendere queste differenze, con i meccanismi che le innescano e gli effetti che provocano, è indispensabile per migliorare l’efficacia degli interventi sanitari. Una review dell’Università di San Diego in California, appena pubblicata sulla rivista Reproduction, suggerisce che persino il microbioma intestinale sia diverso nei due sessi, con importanti implicazioni sul benessere della persona.

La comunità microbica intestinale si sviluppa e arricchisce rapidamente dopo la nascita e tende a stabilizzarsi intorno ai due-tre anni d’età. Durante la pubertà, però, il corpo delle ragazze e dei ragazzi va incontro a profondi cambiamenti, che a quanto pare interessano anche il microbioma intestinale. Molti disturbi che compaiono tendenzialmente dopo la pubertà, riportano gli autori, potrebbero essere associati a cambiamenti sesso-specifici nella composizione del microbiota, dall’intestino irritabile al diabete di tipo 1, dal lupus all’obesità, dalla sindrome dell’ovaio policistico all’endometriosi.

Chi sono i responsabili di queste differenze nella composizione e funzionalità del microbiota intestinale? Secondo studi metagenomici, metabolomici e trascrittomici condotti sui topi e sugli esseri umani, si tratta proprio degli ormoni sessuali e in particolare degli estrogeni e del testosterone. Gli ormoni steroidei, evidenziano gli autori, non influenzano la comunità microbica intestinale solo in modo diretto. Sembrano in grado di agire anche indirettamente, ad esempio regolando la produzione e secrezione degli acidi biliari, che a loro volta modulano il microbiota.

Anche il sistema immunitario, con le sue differenze sesso-specifiche, pare sia implicato nello sviluppo di un microbioma intestinale diverso nei maschi e nelle femmine. Gli studi che indagano queste correlazioni sono molti, e riguardano anche l’associazione tra microbioma e malattie autoimmuni che si manifestano in modo diverso nei due generi.

Se le differenze sesso-specifiche nel microbioma paiono quindi assodate, bisognerà capire meglio quali sono le interazioni tra ospite e microbiota che portano a questa differenziazione. E, di conseguenza, in che modo le differenze di genere nella comunità microbica influenzano lo stato di salute delle donne e degli uomini.


Fonte: https://rep.bioscientifica.com/view/journals/rep/165/2/REP-22-0303.xml




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