Indizi e curiosità sulla psoriasi dalla storia della medicina

La psoriasi ha una storia antica.
Ripercorrerla non è solo affascinante, ma anche utile per capire meglio l’eziologia e il trattamento di questa malattia autoimmune cronica della pelle, che colpisce il 2% della popolazione mondiale.

L’indagine tra i meandri della storia medica è frutto del lavoro di tre studiosi dell’Università di Poznan, in Polonia, pubblicato di recente sulla rivista Indian Journal of Dermatology, Venereology and Leprology.

Di lesioni esfoliative riconducibili alla psoriasi si parla già nel Papiro di Ebers, un documento medico egiziano che risale al quindicesimo secolo avanti Cristo. Il termine “psora” compare per la prima volta circa mille anni dopo, tra le pagine del Corpus Hippocraticum di Ippocrate. Mentre la prima descrizione della psoriasi in senso moderno va probabilmente attribuita al filosofo romano Cornelius Celsus. Sarà poi Galeno, nel secondo secolo dopo Cristo, a usare il termine psoriasi per descrivere una particolare condizione esfoliativa e pruriginosa della pelle. Da curare, secondo l’influente medico greco-romano, con un preparato a base di brodo di vipera.

Facendo un salto avanti nel tempo scopriamo che, nel Medioevo, la medicina occidentale non si occupava di curare le lesioni della pelle. I malati di psoriasi venivano assimilati ai lebbrosi e stigmatizzati: sia gli uni che gli altri dovevano indossare abiti ben riconoscibili ed evitare ogni tipo di contatto con le persone sane. I medici persiani dell’ottavo secolo, per contro, pare fossero in grado di distinguere la psoriasi dalle altre patologie della pelle, riconoscendone persino gli aspetti psicosomatici.

Il punto di svolta per lo studio delle malattie dermatologiche, e quindi della psoriasi, si ha nel Settecento, anche grazie allo sviluppo delle indagini al microscopio. Poi, nell’Ottocento e nel Novecento, la psoriasi viene descritta in modo sempre più accurato da svariati medici e scienziati. Nel 1960 ne viene postulata la matrice autoimmune e negli anni Settanta vengono individuati i geni coinvolti nella sua comparsa. Fino ad arrivare agli studi più recenti, i quali evidenziano tra le altre cose che si tratta di un disturbo infiammatorio sistemico.

Lo studio di Olejnik e colleghi ripercorre anche le tappe del trattamento della psoriasi. Fino al Settecento gli ingredienti utilizzati per creme e unguenti sono variegati e piuttosto fantasiosi, mentre a partire dall’Ottocento i preparati diventano più rigorosi dal punto di vista scientifico.

Negli anni Ottanta del secolo scorso i trattamenti includevano derivati della vitamina D3 e fototerapia a base di UVB. Mentre con il nuovo millennio, evidenziano gli autori, tra i farmaci usati più spesso per la terapia della psoriasi ci sono gli inibitori delle citochine IL-12, IL-17 e IL-23.


Fonte: https://ijdvl.com/psoriasis-from-antiquity-to-the-present/



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