La frutta a guscio protegge dall’infarto

Il guscio della frutta scherma, metaforicamente e non solo, anche dagli eventi cardiovascolari avversi. Il consumo noci, nocciole, mandorle, pistacchi, arachidi o anacardi diminuisce infatti il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, e determina anche benefici quantificabili in termini di glicemia e per svariati altri indicatori di massa corporea. Per questi motivi, secondo molte linee guida internazionali per la qualità della vita, una dieta sana ed equilibrata non può che prevedere il consumo regolare di questi alimenti.

Finora sono stati pochissimi gli studi scientifici che hanno analizzato nel dettaglio gli effetti a lungo termine del consumo abituale di noci e altra frutta secca rispetto alle conseguenze indotte da diete che non contengono del tutto questi alimenti. Vari studi trasversali, però, avevano già messo in luce i possibili benefici per il benessere dell’organismo, sia in termini di massa corporea sia per quanto riguarda l’obesità addominale. E ora abbiamo un’ulteriore conferma.

La revisione sistematica della letteratura scientifica pubblicata sulla rivista Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases nell’ottobre del 2022 ha evidenziato, con maggiore precisione, gli effetti benefici sul lungo periodo. Sono state analizzate in particolare le abitudini alimentari di oltre 3mila giovani, nonché gli effetti sull’organismo correlabili con la frutta a guscio.

Nello specifico, sono stati indagati i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e gli indicatori di salute corporea su un arco temporale lungo trent’anni, grazie alle informazioni raccolte in una lunga serie di regolari follow up.

Ed è emerso che l’assunzione cumulativa per decen di noci e altra frutta con il guscio, soprattutto se confrontata con una completa assenza di questi cibi nella dieta, determina specifiche conseguenze positive sull’organismo, tra cui un ridotto rischio di sviluppare patologie cardiovascolari. Inoltre, le persone abituate ad assumere regolarmente frutta secca hanno mostrato indici di massa corporea migliori (ossia più bassi), così come una pressione sanguigna, una circonferenza in vita e una concentrazione di trigliceridi significativamente ridotte.

Per di più, sono risultate con un aumento di peso più modesto nel corso degli anni. Infine le noci sembrano influire positivamente sulla glicemia a digiuno, diminuendo il rischio di sviluppare altre malattie tra cui il diabete.


Fonte: https://www.nmcd-journal.com/article/S0939-4753(22)00302-7/fulltext



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