Proteggere la pelle, tra mascherine e caldo estivo

C’è chi la chiama, all’inglese, Covid face (faccia da Covid). In pratica quella serie di problemi e inestetismi di cui la nostra pelle può risentire quando trascorriamo buona parte delle nostre giornate con una mascherina davanti a naso e bocca. E con un effetto che, come ovvio, tende a peggiorare proprio nei mesi estivi, determinando di fatto un tasso di invecchiamento locale della pelle che può raggiungere l’equivalente di un intero anno in un solo mese, con l'accentuazione di occhiaie, rughe e avvizzimento della pelle.

Alle porte della seconda estate consecutiva in tempo di pandemia e con una serie di obblighi sull’indossare la mascherina, la Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmissibili (Sidemast) è intervenuta per fornire qualche consiglio utile a gestire la situazione al meglio. Si tratta di un vero e proprio vademecum, nato con l’obiettivo di limitare (o meglio ancora evitare del tutto) le irritazioni dovute a dermatite da contatto e il peggioramento di acne e rosacea. Ossia, in pratica, una serie di semplici accorgimenti per trovare il giusto equilibrio tra norme anti-contagio, temperature alte, desiderio di ‘respirare’ e mascherine.

In generale il caldo accentua tutti i fastidi a livello cutaneo, dal prurito alla desquamazione, dagli eritemi al bruciore e alle irritazioni. Ma ancora peggio è per chi soffre di malattie cutanee preesistenti, come i 3 milioni di italiani che soffrono di rosacea e per tutti coloro che convivono con l’acne, una condizione che oltre agli adolescenti interessa circa un adulto su sette.

Sul fronte della ricerca scientifica, studi recenti hanno dimostrato che indossare mascherine per molto tempo acutizza sia l’acne sia altre irritazioni della pelle, sia già manifeste sia latenti. La mascherina determina inoltre un’occlusione che può alterare il microbiota della pelle e dunque il film lipidico.

Le dermatiti da contatto, nello specifico, possono essere provocate non solo dalla parte filtrante della mascherina, ma anche dall’elastico, dal metallo che consente di posizionare al meglio la mascherina sul naso o anche da un uso sbagliato della mascherina stessa. Se si superano le 6 ore consecutive di utilizzo o si riutilizza più volte lo stesso dispositivo, aumenta la probabilità di sviluppare reazioni allergiche ai residui dei trucchi o sostanze dovute all’uso di disinfettanti che possono restare attaccati alle mascherine. Il peggioramento della rosacea è invece da attribuire all’effetto occlusivo della mascherina, che genera un fenomeno di condensa poiché il vapore acqueo espirato non si asciuga e crea uno strato liquido sulla pelle che ne impedisce il respiro.

Tornando al già citato vademecum, la prima regola suggerita dai dermatologi è di indossare sempre mascherine certificate CE bianche, in tessuti naturali o anallergici che possano aiutare la pelle a respirare, evitando quelle sintetiche. E poi ricordarsi di cambiare (o lavare, per i modelli che lo consentono) con regolarità la mascherina, utilizzando detergenti neutri o prodotti biologici e anallergici. Si suggerisce poi di cercare di evitare il trucco se si sa di dover portare la mascherina a lungo, ma allo stesso tempo con l’arrivo dell’estate meglio non dimenticare un filtro solare, perché i raggi attraversano anche i tessuti. Basta comunque una versione spray leggera, che riduce la sensazione di pesantezza. Nel prestare la massima cura alla scelta dei prodotti per la routine di pulizia e idratazione,

Sidemast consiglia al risveglio di partire da una pulizia mirata con detergenti delicati ma leggermente più acidi e seboregolatori, e in ogni caso di fare assorbire completamente i prodotti prima di indossare la mascherina. In pratica, per garantire la giusta idratazione, meglio applicare la crema idratante con almeno mezz’ora di anticipo.

Per prevenire danni come abrasioni o irritazioni, il suggerimento è di usare una medicazione idrocolloide da posizionare sotto le palpebre oppure sul dorso del naso.

Inoltre, è importante prestare la massima attenzione all’alimentazione, evitando di eccedere con zuccheri e alcol e optando per la dieta mediterranea. Infine, come suggerisce Sidemast, bisogna fare molta attenzione quando si applicano le creme che possono avere un effetto occlusivo e sovrapporre il proprio effetto con quello delle mascherine: ciò vale soprattutto per la terapia antiacne, che spesso è aggressiva.

Se una qualunque infiammazione cutanea dovesse presentarsi, comunque, la cosa migliore da fare è rivolgersi subito al dermatologo.


Fonte: Sidemast, 2021
https://www.sidemast.org/blog/coronavirus








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