Innanzitutto evitate di andare in piscina se avete una ferita: spesso alcuni tipi di batteri (tra cui lo stafilococco) colonizzano la cute lesa e possono contaminare l’acqua (e di conseguenza gli altri bagnanti). In secondo luogo accertatevi che gli impianti di depurazione siano sempre efficienti: sono sufficienti un’acqua troppo calda e la presenza di pezzetti di pelle, secrezioni nasali e orofaringee in sospensione per favorire lo sviluppo di microrganismi responsabili di congiuntiviti, otiti e infezioni cutanee. Una cattiva manutenzione inoltre può essere responsabile anche dell’esplosione della legionella, microrganismo che può crescere nell’impianto idraulico e diffondersi nelle docce e nei rubinetti. Terzo, fate sempre la doccia e lavatevi i piedi prima entrare in acqua: secondo Patrizia Laurenti, docente d’igiene all’Università Cattolica di Roma, questa pratica (spesso disattesa da molti frequentatori) riduce dell’80% la flora batteria presente sul nostro corpo. Infine, usate le ciabatte e lavatevi dopo essere usciti dalla vasca: le zone del corpo più vulnerabili da funghi, virus e batteri ve ne saranno grate.