Scoperti 42 bersagli per colpire l’artrite reumatoide

E' stato il più grande studio genetico mai realizzato sull'artrite reumatoide, ha comparato il DNA di quasi 30mila pazienti ed è arrivato ad una conclusione che ha disegnato la mappa genetica della malattia: la scoperta di più di 40 nuove aree del nostro patrimonio genetico coinvolte nel rischio di sviluppo di questa patologia invalidante.

L'artrite reumatoide, una malattia che colpisce le articolazioni provocando gonfiori e dolore, ha un'origine non chiara. Per questo motivo un gruppo internazionale di scienziati guidati da Robert Plenge della Harvard Medical School ha deciso di guardare il patrimonio genetico di chi ha contratto la patologia. L'equipe di ricercatori ha quindi confrontato il DNA di 29.880 pazienti, alcuni malati di artrite e altri senza la malattia. Il risultato è stata la scoperta che tra i geni dei malati esistono 42 aree "difettose" collegate alla patologia.

Nello studio, pubblicato sulla rivista Nature, è stato spiegato che una di queste aree del DNA è proprio il bersaglio di un farmaco scelto empiricamente in passato per lenire gli effetti dell'artrite reumatoide. La scoperta di altre 41 aree apre la strada ad una nuova ambiziosa prospettiva: la progettazione di farmaci creati ad hoc, medicine progettate proprio per colpire i nuovi bersagli e riuscire in qualche modo a “compensarne” i difetti.

Per gli scienziati questo studio ha un valore ancora più vasto del fatto di aver tracciato la via per cercare risolvere l'artrite reumatoide. «Questo approccio ha un enorme potenziale – ha spiegato infatti Plenge – potrebbe essere usato per identificare bersagli per i farmaci anche per malattie complesse, non solo per l'artrite reumatoide, ma anche per il diabete, l'Alzheimer e la malattia coronarica».

 

FONTE: http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature12873.html


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