Vivere senza dolore: 3 milioni di persone rimangono ancora senza cure

Di dolore soffrono 15 milioni di italiani. Una persona su quattro. Al 20% di esse non viene offerto però nessun trattamento antalgico. A denunciare questa condizione è stata Marta Gentili, presidente dell’associazione Vivere senza il dolore intervenuta il 4 dicembre a Elisir, il programma RAI di Michele Mirabella.

Marta Gentili, che davanti alle telecamere ha parlato delle sua condizione di emicrania cronica, ha descritto l'identikit del malato di dolore in Italia: donna, di 60 anni circa, affetta da mal di schiena o da dolore al nervo sciatico e, quando riesce ad accedere ad una terapia, curata da farmaci antinfiammatori (molto meno applicato l'uso spesso consigliabile degli oppioidi). Il dolore infatti non è solo quello a fine vita o dovuto a patologie oncologiche: il dolore nella maggioranza dei casi è benigno, ovvero curabile, risolvibile con un'adeguata terapia. Per tal motivo il mancato accesso alla terapia del dolore viene definito da Gentili “inaccettabile”. A maggior ragione in un Paese che da quattro anni ha prodotto la più innovativa norma in materia di dolore, una legge (L. 38/2010) che assicura il diritto ad accedere alle cure del dolore e il dovere del medico a prescriverle.

La legge 38 in ogni caso sta modificando la vita dei malati. «Se prima un malato impiegava anni ad andare in un centro del dolore e magari era lontanissimo dal luogo di residenza – ha spiegato Gentili - oggi le cose sono cambiate». Ora infatti esistono centri elencati e mappati su tutto il territorio nazionale e se secondo l'indagine Hb2Hub nel 2011 il 72% delle persone denunciava delle difficoltà a individuare un centro, nel 2012 questa percentuale si è abbassata al 56%.

Rimane però molto da fare per far conoscere ai cittadini i loro diritti. Anche nel campo del dolore pediatrico. «Undicimila bambini avrebbero bisogno di cure palliative, ma non ne hanno la possibilità – racconta Gentili che con la sua associazione ha messo in piedi una serie di progetti pediatrici per combattere la sofferenza dei più piccoli - il 40% dei bambini ricoverati soffre di dolore».


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