Insufficienze d'organo: cosa fare in fase terminale

Quando inizia la fase terminale per un malato con insufficienza cronica cardiaca, respiratoria, neurologica, renale o epatica? Quando un medico deve proporre le terapie e quando optare invece anche per le cure palliative? Sono domande apparentemente tecniche, a cui corrispondono invece risposte fondamentali nel mondo moderno, in quanto sono grado di dare la giusta dignità alla vita, e alla morte, dei cittadini.

Ma il saper cogliere l'aggravarsi della condizione del paziente, il saper apprezzare il delicato limite oltrepassato il quale si può parlare di “end-stage”, non è affatto semplice per il professionista della salute. Ecco dunque che per il mondo medico giunge in aiuto un documento che fonde scienza e bioetica e che è in grado di indirizzare e orientare le scelte verso le migliori opzioni di trattamento nei malati in fase terminale non oncologica.

Il documento – intitolato “Gravi insufficienze d'organo end-stage: cure intensive o cure palliative?” - è stato appena stilato dalla Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (SIAARTI) e subito ampiamente condiviso dalle principali società mediche e da esperti di bioetica.

Definendo criteri clinici e di valutazione utili per compiere di scelte che trovino il baricentro tra costi, benefici e disponibilità delle risorse, “Gravi insufficienze d'organo end-stage” rappresenta una prima bussola orientativa per coloro che hanno a che fare con i malati affetti da insufficienza d'organo e con i loro parenti, con lo scopo di fornire anche competenze etiche e giuridiche per controllare la sofferenza e migliorare la qualità di vita dell'ultima parte della vita dei pazienti.

L'idea-guida è quella che il medico debba operare scelte autonomamente, basandosi su un quadro complesso, multidisciplinare e integrato in cui le opzioni siano così chiare da riuscire a garantire al paziente, a cui si chiede il consenso sia per le terapie che per le cure palliative, una corretta informazione sulle reali possibilità o meno degli interventi proposti.


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