I “gruppi intestinali”

Una ricerca internazionale pubblicata sulla rivista Nature rivela che i microrganismi della flora batterica intestinale possono caratterizzare un individuo proprio come fanno i gruppi sanguigni. Lo studio, condotto di concerto da numerosi Centri di ricerca, ha individuato tre gruppi batterici principali (enterotipi) che si differenziano per il tipo di microrganismi e per le funzioni da questi controllate. In base al batterio maggiormente presente in ciascun gruppo, i tre “ceppi intestinali” sono stati battezzati come Bacterioides, Prevotella e Ruminococcus. Ma il dato altrettanto interessante è che la loro presenza all’interno di un organismo sembra non dipendere dalla razza, dall’area geografica di appartenenza (gli studi infatti sono stati condotti su 278 individui di nazionalità diverse tra italiani, francesi, giapponesi, americani e danesi), dall’età, dal tipo di alimentazione o dal sesso.


Ancora un’altra interessante considerazione. Dalla ricerca, realizzata tramite procedure di analisi e confronto del DNA, emerge una correlazione tra l’enterotipo di appartenenza e alcune funzioni dell’individuo, come la predisposizione all’obesità o la produzione di alcune vitamine: sembra infatti che persone di enterotipo Bacteroides producano molta vitamina C, B2, B5 e H, mentre i Prevotella siano più bravi a produrre la B1 e l'acido folico. L’insieme dei dati e delle osservazioni potrebbe spiegare anche il motivo per cui alcune persone metabolizzano i farmaci diversamente da altre, facendo sì che questi agiscano con efficacia o diano origine a effetti avversi differenti da individuo a individuo.

Grazie a queste nuove scoperte i ricercatori sperano di riuscire a mettere a punto metodiche diagnostiche e cure personalizzate in alternativa a quelle terapie che, usate di consueto, non risultano efficaci.

Fonte: http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature09944.html

 

 

 

 

 


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