Zecche: un vaccino per non farsi prendere in contropiede

Se avete intenzione di fare una vacanza nei paese d'oltralpe, magari per seguire le fasi finali degli Europei di calcio, state attenti alle zecche. Questi parassiti che vivono nei prati con il loro morso possono trasmettere alcune infezioni, tra cui la meningo-encefalite virale.
Per questa malattia esiste anche un vaccino specifico a cui si sono già sottoposti calciatori e staff tecnico della squadra italiana di Europei 2008. «Austria e Svizzera (i Paesi che ospiteranno la competizione calcistica) sono sicuramente aree in cui le zecche non mancano, ma le si può trovare anche in Italia, soprattutto nell'Arco alpino − puntualizza Stefano Veraldi, professore associato della Clinica dermatologia dell'Università di Milano.
L'habitat preferito delle zecche è rappresentato dai luoghi ricchi di vegetazione, con un microclima preferibilmente fresco e umido. Va però precisato che il morso della zecca non è di per sé pericoloso, i rischi dipendono dalla possibilità di contrarre infezioni trasmesse da questi animali in qualità di vettori». Le zecche possono infatti essere state infettate da alcuni germi e quindi trasmetterli all'uomo nel momento del morso. «Si tratta diImmagine un'eventualità rara per diversi motivi. − fa notare Veraldi − Innanzitutto non è detto che la zecca sia stata infettata da un germe e nel caso lo sia stata potrebbe anche non trasmetterlo all'uomo, o trasmetterlo in quantità limitate, non in grado di causare un'infezione. Inoltre, nella maggior parte dei casi, le infezioni, anche quelle potenzialmente più gravi come la borreliosi di Lyme o la meningo-encefalite virale, vengono neutralizzate dall'organismo e passano senza neanche dare sintomi. Solo in una minoranza di casi si hanno disturbi evidenti».
I sintomi legati alle infezioni trasmesse dalle zecche sono in genere poco specifici: febbre leggera, mal di testa, dolori muscolari e articolari, malessere generale. «La malattia di Lyme, di solito, si presenta con un'irritazione della pelle intorno alla morsicatura, che appare come una piccola chiazza rossa che tende ad allargarsi formando anelli. − spiega Veraldi − Possono poi verificarsi anche disturbi articolari, cardiovascolari e neurologici. La stessa meningo-encefalite può essere una delle manifestazioni neurologiche della malattia di Lyme. Altre volte è invece causata da un'infezione virale a sé stante trasmessa direttamente dalla zecca». La meningo-encefalite virale − malattia per la quale si sono fatti vaccinare gli azzurri − è quindi solo una delle tante infezioni che alcune zecche possono trasmettere. «La vaccinazione contro questa infezione è parziale perché previene solo un tipo di malattia. La strategia migliore per proteggersi dalle zecche è mettere in atto alcuni accorgimenti: non avvicinarsi troppo agli animali che si possono incontrare passeggiando in montagna, visitare le zone a rischio ben protetti (camicie con le maniche lunghe, pantaloni lunghi, calze) e applicare sulle parti non protette prodotti repellenti. E se si viene punti da una zecca, toglierla molto delicatamente con pinzette o andare subito dal medico per farsela togliere» conclude Veraldi. 

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