L'acqua è fondamentale ma gli italiani ne bevono poca

L'acqua è un bene prezioso e fondamentale per la vita e la salute degli individui, ma gli italiani, soprattutto bambini e anziani, ne bevono meno del necessario, ovvero circa 2,5 litri al giorno. Lo afferma Walter Pasini, direttore del Centro Collaboratore OMS per la Medicina del Turismo, durante il Convegno “L'acqua per la vita”, patrocinato dalla Camera dei Deputati e dal Ministero dell'Università e della Ricerca, tenutosi recentemente a Roma, in occasione della “Giornata mondiale dell'acqua”, celebrata come ogni anno lo scorso 22 marzo. Una giornata, quella di oggi, dedicata alla riflessione su come fronteggiare la scarsità d'acqua e come utilizzare l’acqua per la vita e la salute dei popoli.
Il convegno, svoltosi nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini, ha visto la partecipazione di studiosi, ricercatori ed esperti, che hanno analizzato il tema sotto il punto di vista sanitario, medico e legislativo.
«Sono soprattutto i bambini e gli anziani - afferma Pasini - le categorie che non avvertono lo stimolo della sete. È necessario, quindi, che chi li assiste provveda a idratarli. Una corretta idratazione - continua - è fondamentale per il buon funzionamento di reni, cervello e polmoni. Ogni persona dovrebbe bere circa 2,5 litri di acqua al giorno. Spesso - precisa Pasini - si incorre nell'errore di bere caffé o tè per idratarsi. In realtà, queste bevande sono diuretiche e favoriscono, quindi, la disidratazione, ottenendo l'effetto opposto».
A conclusione del suo intervento, Pasini ha, poi, lanciato un monito ai medici «che stimolino i pazienti a bere, perché - ha ricordato - di disidratazione si muore».



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