Grassi e zuccheri danneggiano intestino e cervello


L’attività cognitiva è influenzata negativamente dalle diete ricche di grassi e/o di zuccheri, che alterano la flora batterica intestinale.

Sono le conclusioni di uno studio condotto nei topi che rivela come le diete ricche di zucchero o di grassi, rispetto a una dieta bilanciata, siano responsabili di mutazioni del microbiota intestinale che appaiono legate a una perdita considerevole di “flessibilità cognitiva”, ossia della capacità del cervello di adattarsi a nuove situazioni.

Le più dannose sembrano le diete a elevato contenuto di zucchero, che danneggiano anche l’apprendimento giovanile compromettendo la memoria, sia a breve sia a lungo termine.

Nella ricerca dopo solo quattro settimane di dieta ricca di grassi o di zuccheri, la performance dei topi in vari test su funzioni fisiche o mentali inizia a declinare notevolmente, rispetto agli animali che seguivano una dieta normale. Il cambiamento più significativo si è avuto nella flessibilità cognitiva, così di fronte un problema inatteso anche piccolo non si riescono a trovare soluzioni per risolverlo. Questo studio è stato condotto su animali giovani i quali normalmente hanno un organismo più integro e pertanto maggiormente in grado di resistere alle influenze patologiche del loro microbiota. Si può quindi ipotizzare che l’impatto della dieta sull’attività cognitiva sarebbe stato ancora più forte se la ricerca avesse coinvolto una popolazione anziana.






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