Cancro all’esofago e allo stomaco: la diagnosi in un soffio?


Ideato un test che misura nel respiro i livelli di cinque marker chimici specifici del tumori dell'esofago e dello stomaco. Lo ha testato uno studio clinico inglese, i cui risultati promettono di rivoluzionare la diagnosi precoce di questo tipo di malattie.

Il cancro all’esofago e quello allo stomaco rappresentano in tutto il mondo circa 1,4 milioni di nuove diagnosi di tumore ogni anno. Il tasso di sopravvivenza del tumore dell’esofago è molto basso: in Italia quella a 5 anni è pari al 13%, a 10 anni si abbassa dell’11%. Più alti, ma non altissimi, sono i dati di sopravvivenza del cancro allo stomaco (31,8% a 5 anni, 29% a 10 anni). Numeri che sono spesso attribuiti alla diagnosi tardiva.

Queste malattie si rilevano essenzialmente tramite ecografia endoscopica. Ora però un team di ricercatori inglesi ha scoperto, tramite analisi fatte con uno spettrometro di massa, che esiste una firma chimica di queste tipologie di tumore: un odore caratteristico dovuto a specifici composti organici volatili tipici delle cellule cancerose e che sono rilevabili tramite un test del respiro.

Il test usa un tubicino inseribile nella di un paziente sedato ed è stato utilizzato durante uno studio in cui sono stati analizzati campioni di respiro dei pazienti del Royal Marsden NHS Foundation Trust e dell’University College London Hospitals NHS Foundation Trust negli anni 2015 e 2016. Del vasto campione analizzato (oltre 300 persone) 163 pazienti avevano ricevuto diagnosi di cancro esofageo o gastrico. I risultati della ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista JAMA Oncology, hanno rivelato che il “test del respiro” può individuare i due tipi di cancro con un’accuratezza dell’85%.

Il gruppo di lavoro, che ha base all’Imperial College di Londra, sta conducendo ulteriori indagini per riuscire a convalidare il test. Servirà una sperimentazione clinica più ampia prima di capire se è possibile utilizzare questa metodologia a livello ambulatoriale.


Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29799976


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