Un batterio combatterà l'obesità?

Scoperto una decina di anni fa, Akkermansia muciniphila è un batterio della flora intestinale che colonizza le mucose di tutti gli esseri umani, dagli anziani ai bambini. E che ha una caratteristica peculiare: se normalmente è presente in gran quantità, cala di numero in chi è in sovrappeso o ha infiammazioni in atto. Questa sua particolarità ha convinto degli scienziati dell'Università di Helsinki (Finlandia), di Wageningen (Paesi Bassi) e di Lovanio (Belgio), a provare ad usarlo come trattamento contro l'obesità.

Per verificare la loro idea, i ricercatori hanno somministrato i batteri Akkermansia in topi nutriti in vario modo. Nelle cavie con dieta normale non è accaduto nulla; nei topi con problemi di natura alimentare invece, l'assunzione di batteri intestinali ha provocato una riduzione dei grassi e dei difetti metabolici associati, ha limitato l'accumulo di adipe e diminuito l'infiammazione, senza influenzare in alcun modo l'assunzione di cibo dell'animale. Allo stesso tempo, il trattamento batterico ha aumentato i livelli intestinali di endocannabinoidi, molecole che partecipano al controllo dell'infiammazione, della sensibilità all'insulina e del metabolismo dei grassi e dell'energia.

Lo studio, pubblicato su PNAS, apre la strada ad un trattamento inedito di questo tipo di processi. “Questi risultati forniscono la base di partenza per lo sviluppo di un trattamento che utilizzi questo colonizzatore del muco umano per la prevenzione o il trattamento dell'obesità e dei disturbi metabolici ad essa associati”, hanno commentato gli autori.

FONTE: http://www.pnas.org/content/early/2013/05/08/1219451110.abstract


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