Avocado, frutto della salute

Già gli Aztechi lo coltivavano per mangiarne grandi quantità: da oggi l'avocado sarà un ingrediente fondamentale delle diete moderne? E' quanto suggerisce un'analisi che, negli Stati Uniti, ha cercato un rapporto tra alcuni indicatori di salute e il frutto di origine centroamericana.

L'indagine è stata condotta nella cornice del National Health and Nutrition Esame Survey - il programma promosso dai Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie che negli USA vuole valutare la salute e lo stato nutrizionale dei cittadini – e ha permesso di intervistare più di 17mila  persone adulte tra il 2001 ed il 2008 per capire le loro abitudini alimentari e correlarle con il loro stato di salute.

Dall'analisi statistica è spuntato l'avocado. L'abitudine a mangiare ogni giorno metà di questo frutto (70 grammi circa) è stata associata all'aumento l'assunzione di fibre (+36%), di vitamina E (+23%), di magnesio (+13%), di potassio (+16%), di vitamina K (+48%) e di grassi sia monoinsaturi (+18%) che polinsaturi (+12%). Inoltre mangiare avocado è legato al dimagrimento: la sua assunzione è legata alla riduzione dell'indice di massa corporea, della circonferenza alla vita e il peso dei consumatori di avocado è più basso mediamente di 3,4 kg  rispetto a chi non lo mangia. Un ulteriore dato positivo è dato dall'incremento nel sangue del colesterolo “buono”.

Presi nella loro totalità questi aspetti ridurrebbero della metà il rischio di incorrere nella sindrome metabolica, quell'insieme di fattori potenzialmente prodromi di malattie cardiovascolari. Quest'indagine si somma ad altre che hanno trovato nell'avocado un'alta percentuale di sostanze antiossidanti come carotenoidi e omega 3, ma, come hanno rivelato gli stessi autori, si tratta di una ricerca assolutamente preliminare.

FONTE:
http://www.nutritionj.com/content/12/1/1


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