Diabete e obesità: i rischi di chi dorme poco

Chi lavora come turnista notturno può sviluppare più facilmente di altri diabete e obesità. Questa è l'opinione dei ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston, per cui l’impatto di questa modalità di lavoro sulla qualità del sonno e sul metabolismo non dovrebbe essere sottovalutato.

Lo studio, apparso sul numero di aprile della rivista Science Translational Medicine, ha osservato i livelli di insulina di 21 soggetti in base alle ore di sonno e dei pasti. È emerso che senza un sonno corretto e un bioritmo coerente ogni giorno, il corpo fa fatica a controllare i livelli di zucchero. In particolare dormire poco determinerebbe una diminuzione della quantità di insulina e un rallentamento del metabolismo: diabete e tendenza a ingrassare (circa 5 kg in un anno) sarebbero dunque le probabili conseguenze. Non è un caso che alcuni partecipanti all’esperimento abbiano sviluppato i primi sintomi del diabete entro le prime settimane di controllo.

Orfeus Buxton, medico e autore della ricerca, ha spiegato: «Pensiamo che i risultati confermino le scoperte di studi precedenti che indicano che i turnisti notturni con condizioni pre-diabetiche sono più esposti all’insorgere del diabete rispetto agli altri lavoratori. Questo perché chi lavora di notte ha più difficoltà a dormire durante il giorno, dunque viene alterato il normale ritmo circadiano». Ma Matthew Hobbs, capo ricerca di Diabetes Uk, ha ridimensionato la portata dello studio: sebbene sia potenzialmente molto interessante, la ricerca non sarebbe sufficientemente rappresentativa poiché basata su un numero di soggetti statisticamente troppo esiguo.

Fonte:http://stm.sciencemag.org/content/4/129/129ra43.abstract?sid=fd4d86e0-f727-410f-8ae2-66dcbfbd2861

 

 


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