I social network e i gruppi sulla salute: un trabocchetto?

I social network sono ancora poco attendibili nell’offerta di informazioni che riguardano la nostra salute. Questi i risultati di una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori della Harvard University e del Brigham and Women’s Hospital di Boston che ha focalizzato la sua attenzione sul livello qualitativo di Facebook nell’ambito della comunicazione sanitaria.

In particolare sono stati esaminati i 15 gruppi più frequentati dedicati alla gestione del diabete, per ognuno sono stati isolati gli ultimi 15 post pubblicati e gli argomenti di discussione più recenti. 480 i lettori identificati, 690 i commenti postati.

Attraverso l’elaborazione computerizzata dei dati, Jeremy A. Greene, coordinatore dello studio, ha osservato che quasi il 29% dei post analizzati evidenziava uno slancio di empatia emozionale verso gli altri membri del gruppo, più della metà (circa il 65%) includeva spiegazioni su come sia possibile gestire il diabete, mentre il 27% conteneva attività di promozione verso prodotti naturali o terapie non approvate dalla Food and Drug Administration.

«Questi nuovi strumenti di conoscenza, supporto, rafforzamento del paziente sono importantissimi per chi soffre di una patologia cronica, ma la qualità del contenuto postato su social network come Facebook è ancora molto discutibile» conclude Greene. Infatti se da un lato i social network rappresentano uno strumento eccezionale nel dare visibilità alle esperienze di ciascun malato, ma anche alle richieste di un riscontro da parte dei pazienti, è purtroppo anche vero che sono frequentissimi gli episodi di attività “pubblicitaria” che si accompagna in alcuni casi alla diffusione di dati non credibili.

Fonte
: Greene JA, Choudhry NK, Kilabuk E, Shrank WH. Online Social Networking by Patients with Diabetes: A Qualitative Evaluation of Communication with Facebook. Journal of General Internal Medicine 2010; DOI: 10.1007/s11606-010-1526-3

 

 

 


🕑